Cammino spirituale? Incontro? Scambio?

Come si può definire questa esperienza? Cammino spirituale? Incontro? Scambio?
Forse è più importante dare valore a ciò che si lascia e che rimane indelebile nel cuore e che si rafforza di nuovo ad ogni viaggio.
E’ l’incontro con persone sempre diverse: ragazzi, uomini, donne, di età e paesi diversi, si impegnano e con entusiasmo, aiutano a scaricare il furgone, a sistemare i viveri donati nella dispensa, nel preparare un pasto caldo per gli ospiti i poveri delle suore di madre Teresa. Questi gesti mi confermano che la disponibilità e l’altruismo esistono più che mai, a dispetto di ciò che siamo abituati a sentire nella società di oggi.
E’ un viaggio fatto di silenzio, preghiera e di consapevolezza che l’amore e la fede in Dio fanno fare cose grandi. Basta guardare con quanta serenità e gioia le suore di madre Teresa, spesso ragazze giovanissime, aiutano, preparano i pasti a più di 200 ospiti, lavorano duro, perché si sentano accolti ed amati. Anche noi, quando arriviamo da loro a Zagabria, ci sentiamo come avvolti in un abbraccio e stare lì con loro ci da benessere.
E’ uno scambio di sguardi, sorrisi e la certezza che la comunicazione non avviene tramite la parola. Basta allungare la mano e fare una carezza a Stanco, Nina e gli altri bambini dell’orfanotrofio di Gornia Bjstra. Nonostante la loro sofferenza, le loro limitazioni fisiche ci si accorge che l’accarezzarli e il contatto fisico li solleva per qualche istante e a noi si riempie il cuore di gioia. E’ così poco quello che possiamo fare!
L’invito che rivolgo a voi, è di esserci vicini in questi viaggi, magari donando una scatola di legumi, della pasta, biscotti, ma anche con una preghiera e se a qualcuno interessa, magari venendo con noi nei prossimi viaggi.
Concludo con le parole di madre Teresa: Dio non vi chiederà quanti libri avete letto o quanti miracoli avete compiuto; vi chiederà invece se avete fatto del vostro meglio in nome dell’amore per Lui. Grazie. E.